Sentire la mancanza

Questo periodo di anormalità, che si è insinuato nelle nostre vite, ci ha portato d'impatto a volergli dare un senso di normalità: con le routine giornaliere, le videolezioni, le videochiamate, le videoconferenze, le videoletture, le "videovisite" ai musei...ecc..

Siamo stati dei veri campioni delle "videoattività" di qualsiasi genere.

Apprezzando quasi il tempo lento, il raccoglimento a casa, l'assenza di quella sensazione continua di rincorsa nelle varie attività per tutta la settimana: il lunedì la cena da tizio, il martedì la ginnastica di figlio 1, il mercoledì la ginnastica di figlio 2, il giovedì palestra, il venerdì il corso di musica, il sabato mattina in piscina... (in realtà, grazie al cielo, non ho una settimana del genere, ma anche solo la metà fa mancare il fiato a pensarci ora).

Ora però che il protrarsi di questa situazione da due mesi e mezzo sta diventando la normalità, sentiamo la mancanza delle cose che prima ci facevano "correre", ma ci riempivano il cuore: il corso di psicomotricità, la scuola, gli amici, il giro in biblioteca.

E, proprio sull'onda emotiva di quest'ultima mancanza, ho ordinato on line qualche libro per Alice e Leo (...e me... shhh) e il primo ad arrivare è stato IL BUCO di Anna Llenas. 
Mai stata una lettura più pertinente di questa in questo momento. 

Seguitemi nella sezione letture che ve ne parlo un po'!